Giornata mondiale della lotta all'Aids

Oggi è la giornata mondiale per la lotta all'Aids e mi andava di scrivere qualcosa. Ieri la radio che ascolto sempre mentre lavoro ha dedicato una trasmissione di 2 ore al tema dell'Aids, ma dai vari interventi telefonici che si sono susseguiti mi sono resa conto che rispetto ad un tempo, la paura nei confronti di questa malattia si è ridimensionata e questo secondo me non è un bene. E' emerso che tanti ragazzi non si proteggono adeguatamente durante i rapporti occasionali perchè non si trovano a loro "agio": questo per me è allucinante, ma come cavolo si fa a pensare di rischiare la propria vita (perchè con questa malattia comunque ci si gioca la vita) perchè non è molto confortevole? Leggevo le statistiche per quel che riguarda l'Italia qualche giorno fa: ci sono 11 nuovi sieropositivi ogni giorno nel nostro paese. Per me sono cifre assolutamente spaventose. Mi ricordo alla fine degli anni 80, io ero piccola, ma mi ricordo che se ne parlava molto forse anche a causa di alcune star colpite dalla malattia come Freddie Mercury. Hanno telefonato diverse persone sieropositive in trasmissione che raccontavano appunto come la loro vita sia assolutamente normale identica a quella delle persone non sieropositive e così è giusto che sia. Ma non bisogna dimenticarsi delle persone che non ci sono più e che a causa di questa malattia sono morte.

E' proprio vero quello che hai detto... sai, molti ragazzi, quando capita loro una bella occasione, preferiscono non lasciarsela scappare, e non credono che una malattia del genere (o altre) possa capitare proprio a loro. Ogni persona, in generale, crede di essere sempre esente dagli avvenimenti più tragici... "Ma io sono io, vuoi che capiti proprio a me?!" è il pensiero di molti, in particolare dei ragazzi, che non ne hanno viste e vissute tante come un adulto. E così si diventa per un attimo incoscienti, si va non protetti, si cerca di non lasciarsi sfuggire l'attimo, anche se ci si ritrova "non equipaggiati" per la protezione.
E così sentiamo parlare dei nuovi casi quotidiani, mensili e annuali, e dei decessi.
La lotta contro l'AIDS deve cominciare dalle menti della gente, dalla prevenzione psicologica.

E' vero, l'unica arma per combattere questa malattia è la prevenzione, ma troppo spesso ce ne dimentichiamo dei pericoli che ci circondano... Bisogna prestare più attenzione perchè anche io ho notato che se ne parla meno rispetto ad un tempo